La storia che vi racconto ha del surreale, ma è la dimostrazione che la sessualità e le fantasie erotiche vanno vissute tutte, nessuna esclusa, per poi decidere se si voglia ripeterle o meno. Ebbene sì, sono andato con un Trans ed è stata la mia prima esperienza con uno di loro. Ecco come è andata...
Sono tornato da pochissimo dalla Tailandia. Sono arrivato a Phuket nel gennaio del 2020 per restarci due mesi, ma alla fine mi sono fermato più di un anno. Non per volontà personale ma perché questa pandemia mi ha bloccato lì, visto che la Thailandia per combattere il virus ha chiuso le frontiere impedendo entrate ed uscite. C’è riuscita, perché mentre in Europa e nel resto del mondo sappiamo cosa è successo, lì in Tailandia era come se la vita non fosse cambiata più di tanto, essendo stata l’epidemia debellata in poco meno di due mesi.
Soprattutto a Pattaya, la vita è continuata tra mare e tante scopate con ragazze giovanissime e meravigliose. Ma vivere lì così a lungo mi ha fatto vedere e alla fine scoprire una realtà che non conoscevo, quella dei trans. I trans tailandesi sono bellissimi, più delle donne. Hanno una carica di sensualità innata dovuta alla tipologia fisica di questo popolo, delicato e armoniosa, e alla libertà e apertura mentale che hanno nei confronti del sesso.
Questa libertà e il rispetto di genere ha fatto sì che i trans vivano delle vite normalissime alla luce del sole ed esibiscano la loro sensualità senza nascondersi. Ed adesso arrivo nel vivo, dopo questa premessa per spiegare come mi sono avvicinato ai trans.
Mi sono considerato sempre un eterosessuale, e lo sono tuttora, credo, ma dopo la prima esperienza con un trans non ho più fatto distinzione tra loro e le donne vere. Ho spaziato in entrambi i campi senza remore. Quando la sera uscivo per rimediare una donna, nelle strade della vita notturna di Pattaya le une e gli altri sono mischiati. I locali dei trans si alternano a quelli delle ragazze senza soluzione di continuità.
Sin dalla prima sera mi sono fermato davanti a molti di questi locali sconvolto dalla bellezza dirompente di ognuno dei trans che stazionavano davanti. La tentazione di fare questa esperienza l’ho avuto da subito, anche perché davvero non si riesce a distinguerli dalle donne se non dopo un po’ che sei lì. Corpi sottili e sinuosi, tette proporzionate, a parte qualche esagerazione. Visi femminili dai lineamenti delicati e misteriosi. Pelle ambrata, liscia e visibilmente tonica. Vestiti succinti e trucco sobrio a completare il loro fascino. Per farla breve, pensaci oggi, pensaci domani, un bel giorno ho deciso di buttarmi e di vedere cosa poteva succedere.
Una sera ho bevuto un paio di birre in più prima di mettermi alla ricerca, anzi, per essere sincero, prima di andare dove avevo visto il trans che più di tutti mi aveva colpito. Sono andato ed era lì, in tutta la sua bellezza e sensualità. Non molto alta (userò il femminile, perché a parte la trascurabile appendice tra le gambe sono donne a tutti gli effetti e anche molto più sensuali ed eccitanti), un corpo snello con tette appena pronunciate ma con un culo da urlo, di quelli che sporgono all’esterno sfidando le leggi di gravità, alla fine di una schiena con un arco dorsale pronunciatissimo.
Pancia piattissima, gambe lunghissime su tacchi da capogiro. Una magliettina corta sulla quale premevano i capezzoli sporgenti e che lasciava scoperto l’ombelico. Pantaloncini corti che fasciavano quel culo e lo mettevano in risalto. In pratica la quintessenza della provocazione sessuale, esattamente quello che mi eccita.
Le offrii da bere e, mentre iniziavamo a conoscerci, mi fece presto capire con un gesto inequivocabile cosa desiderava da me. Io le sorrisi compiacente e la invitai a continuare la serata da me. Seduta sul sellino del mio scooter diretti verso il mio appartamento, già durante il tragitto sentire quelle tette a punta appoggiarsi con voluttuosità contro la mia schiena, le sue mani sul mio pacco per reggersi durante il tragitto mi hanno fatto avere un’erezione come mai prima, credo. E finalmente siamo arrivati in camera.
Da questo punto in poi è stata l’apoteosi. Abbiamo bevuto una cosa prima di andare a farci la doccia insieme. Momento epico. Vederla togliersi il niente che aveva addosso, vedere il suo corpo nudo, da donna bellissima e super eccitante ma soprattutto il suo uccello che nemmeno stonava in quel contesto mi ha mandato davvero su di giri. Un uccellino piccolo e implume, con una testina minuscola e due palle quasi invisibili sotto. Mai avrei pensato di potermi eccitare ed avere un’erezione così poderosa. Davanti a me non c’era un uomo, ma una meraviglia del creato, con un’armonia che mi ha conquistato.
Ha iniziato a lavarmi con delicatezza soffermandosi sul mio cazzo, poi si è chinata e me lo ha preso in bocca delicatamente iniziando a leccarlo e succhiarlo con un misto tra ingordigia ed ammirazione. Devo dire che mai prima di allora avevo visto tale dedizione da parte di una donna verso un cazzo maschile.
C’era una luce di piacere nei suoi occhi, mentre lo faceva arrivare fino in gola, lo ritirava fuori, lo annusava, lo leccava, lo masturbava che mai prima avevo visto. A quel punto che avesse attributi maschili non era più un problema. Ci siamo asciugati e siamo andati a letto. Ho dovuto pensare un attimo a cosa fare, visto che io amo leccare la figa alle donne come prima cosa per portarle su di giri. Questo era chiaramente impossibile. Allora ho chiesto a lei di guidarmi, proprio come faccio ora quando chiamo il telefono erotico trans.
Con molta dolcezza mi ha fatto stendere sulla schiena, mi è salita sopra ed ha iniziato a sfregare il suo cazzo contro il mio. Andava avanti con il bacino fino a farsi arrivare la punta del mio uccello a lambire il suo buco del culo e poi tornava indietro tenendo stretto tra le cosce il mio cazzo, quasi a farmi una sega. Ho faticato per non venire, tanto era eccitante la cosa. Mi ha chiesto di strizzarle le tette fino a farle male mentre andava avanti ed indietro così, senza mai staccare i suoi occhi dai miei. Vedevo piano piano che i suoi si velavano di piacere.
Dopo un po’ si è girata e mi ha messo il suo culo in faccia, mentre lei mi succhiava l’uccello. Sentivo che spariva tutto nella sua bocca. Una bocca così piccola, pur se con le labbra turgide, che mai avrei pensato possibile una cosa del genere. La posizione che lei ha assunto, in ginocchio con la schiena arcuata, la sua pancia sulla mia, le mani avvinghiate al mio cazzo mentre lo divorava e succhiava mi ha permesso di vedere il suo meraviglioso culo, rotondo, sporgente e pieno, e al centro un buchino così invitante che non ho saputo resistere dal penetrare con un dito.
Appena le ho messo un dito nel culo ha smesso di succhiare e ha stretto forte il mio cazzo con entrambe le mani emettendo un gemito di piacere che mi è arrivato fino allo stomaco. Ha iniziato a muoversi avanti ed indietro sul mio dito, da sola, tanta la voglia di godere. Il suo cazzo era sempre quello e non mi disturbava vederlo. Da un dito sono passato a due e poi a tre. Più ne infilavo e più si dimenava e gemeva.
Dopo un po’ si è alzata da me, si è messa in ginocchio sul bordo del letto con le gambe dal ginocchio in giù fuori e mi ha chiesto di incularla. Fuck my ass….fuck my ass….quick…I can’t wait! Potevo dirle di no? Ho infilato il preservativo e l’ho affondato in quel’antro meravigloso. Non c’è stato bisogno di lubrificante, un po’ di saliva è bastata.
Anche perchè vederla in quella posizione, con il suo culo incredibile proiettato verso l’alto, la schiena arcuata con la pancia appiattita sul letto come una gatta in calore, le braccia completamente distese in avanti sopra la sua testa, il buchino nel profondo mezzo di quelle chiappe spalancate mi ha fatto andare fuori di testa. Le ho messo il cazzo nel culo fino in fondo e lei, come prima, ha iniziato ad infilarcisi da sola con una veemenza tale da farmi quasi male. Ha iniziato allora anche a masturbarsi e vedendola la mia eccitazione è salita ancora di più, qualora fosse stato possibile.
Dopo un po’ di questo ritmo forsennato si è sfilata dal mio cazzo e si è buttata sul letto di schiena. Mi ha preso per il cazzo, mi ha trascinato verso di lei, ha allargato le gambe e si è infilata di nuovo il mio cazzo nel culo. Io in ginocchio davanti a lei vedevo il mi cazzo entrarle tutto dentro e lei che si masturbava. E’ stato affascinate e coinvolgente. Ad un certo punto ha iniziato a strabuzzare gli occhi, a gemere più forte.
Mi ha preso la mano, me l’ha messa sul suo cazzo e mi ha chiesto di farla venire. Non ho avuto problemi. Sentire in mano un cazzo che non era il mio, riconoscerne la differenza, mi ha eccitato talmente che ho iniziato a segarla seguendo i ritmi che piacciono a me. Sentivo la sborra che mi saliva dalle palle, il cazzo che voleva scoppiare ed alla fine ho sborrato. Non appena ha sentito le mie contrazioni ha sborrato anche lei tra gemiti strozzati e convulsioni fortissime.
E’ stata davvero un’esperienza coinvolgente, al punto che l’ho ripetuta altre volte con altre trans. L’eccitazione che ho provato vedendo un corpo di donna con un uccello maschile al posto della figa mi ha fatto riconsiderare la sessualità e la differenza di genere. Adesso che sono tornato non vedo l’ora di riandare lì per rifarlo.